Fra i problemi interpretativi ed applicativi sorti intorno alla disposizione di cui al comma 2 dell’art. 540 c.c. particolare interesse ha suscitato quello concernente la configurabilità in capo al coniuge separato senza addebito dei diritti di abitazione sulla casa familiare e di uso sui mobili di corredo previsti dalla norma. La questione, oggetto di differenti opinioni in dottrina ...
di Valentina Viti, Ricercatrice di Diritto privato – Università degli Studi di Brescia
Il saggio, muovendo da talune recenti conferme alla già accolta natura «artificiale» del mercato, si propone di valutare criticamente la perdurante attualità delle tesi sino ad ora predicate in relazione al delicato rapporto tra autonomia privata e regolazione del mercato. In particolare, preso atto della imperitura esigenza d’indagare – anche in prospettiva ...
di Emanuele Tedesco, Assegnista di ricerca in Diritto privato – Università Luiss Guido Carli
Il saggio indaga la fattispecie del pagamento al creditore apparente, in relazione al tema delle frodi informatiche, oramai sempre più diffuse nell'odierna prassi negoziale. Dopo alcune considerazioni preliminari sul destinatario del pagamento e sulla nozione di apparentia iuris, il saggio si sofferma sui presupposti applicativi dell’art. 1189, primo comma, cod. civ. e sul pagamento ...
di Matteo Boselli, Dottore di ricerca – Università degli Studi di Parma
Al di fuori delle ipotesi tassative in cui l’equilibrio e la proporzionalità nel diritto dei contratti assumono un valore da tutelare, l’atteggiamento dell’ordinamento è di tendenziale irrilevanza per la congruità dello scambio, a meno che lo squilibrio economico, quale indice normativo di rilevanza giuridica, svolga la funzione di indizio rilevatore ...
di Giovanni Fappiano, Dottorando – Università degli Studi di Brescia
L’evoluzione dell’economia digitale ha dato luogo ad un crescente uso di contratti stipulati tra consumatori e professionisti aventi ad oggetto contenuti e servizi digitali. Muovendo dalla necessità di assicurare una tutela nei confronti del consumatore all’interno del mercato digitale e, al contempo, di rendere il diritto dell’Unione europea più competitivo ...
di Giulia Cirillo, Dottoressa – Università del Piemonte Orientale
Con la sentenza n. 161 del 2023 la Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità dell’art. 6, terzo comma della legge n. 40 del 2004, sollevate dal Tribunale ordinario di Roma, in riferimento agli artt. 2, 3 e 117, primo comma della Cost. e all’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Nella pronuncia, i giudici costituzionali ...
di Stefania La Rosa, Magistrato