Jus CivileISSN 2421-2563
G. Giappichelli Editore

Le ragioni di un nuovo Trattato del diritto privato italiano (di Salvatore Mazzamuto, Professore emerito di Diritto civile – Università degli Studi Roma Tre.)


L’Autore presenta il “Trattato del diritto privato” da Lui diretto, mettendo in luce le scelte di fondo, la struttura, i destinatari dell’opera e linee metodologiche prescelte.

The reasons for a new Treaty of Italian private law

The Author presents the "Treatise on private law" directed by him, highlighting the basic choices, the structure and recipients of the work, as well as the methodological lines adopted.

Il Trattato [1] da me diretto si propone di approfondire i diversi ambiti del diritto civile classico, del diritto commerciale, dell’economia e del lavoro con un’attenzione rinnovata alla costruzione del sistema che consideri il diritto privato europeo come un’imprescindibile architrave e riservi uno spazio trasversale alla rivoluzione digitale e ai suoi diversi “impatti” sull’ordinamento, in generale, e sul diritto privato, in particolare: molteplici saranno, quindi, le scelte di fondo innovative tra cui segnaliamo ancora quella di dare modernamente spazio nella disamina dei singoli istituti al profilo dei rimedi od ancora di collocare i contratti d’im­presa all’interno dell’illustrazione del quadro normativo del relativo mercato, cogliendo il momento negoziale nell’ambito dell’attività d’impresa cui esso dà corpo. L’opportuno approfondimento, ove necessario, va in­dirizzato alla globalizzazione ed ai suoi riflessi sulla disciplina privatistica.

L’analisi dei singoli istituti muove, infatti, dalla disciplina generale e, in primo luogo, dal codice civile, assunto come perno del sistema; ma, in pari tempo, ci si propone di allargare lo sguardo alla disciplina di settore e ai sottosistemi, con un duplice obiettivo. In primo luogo, si è reso necessario verificare se e in quale misura alcune ratio e soluzioni speciali, oppure proprie dei sottosistemi, si prestino ad essere generalizzate o, per lo meno, offrano indicazioni sia per rileggere alcune consolidate interpretazioni della parte generale sia per ridefinire categorie concettuali sperimentate o per elaborarne di nuove. In secondo luogo, si è perseguito l’obiettivo dell’istituzione di una certa misura di coerenza interna alle discipline speciali e ai sottosistemi, al fine di offrire al lettore un ordine ricomposto, nel quale assumano un significato più profondo e arioso anche le normative secondarie, come quelle delle autorità amministrative indipendenti. Lo sforzo si è tanto più accentuato negli ambiti toccati dal processo europeo di armonizzazione e di uniformazione dei diritti nazionali, giacché è tempo di offrire una visuale in cui il diritto privato europeo non si giustapponga a quello di origine nostrana, come per incrementi successivi, ma vi si amalgami. Fondamentale si è rivelata l’elaborazione di una tassonomia e di un quadro categoriale di respiro europeo, grazie al quale sottoporre a una nuova sistemazione l’intero patrimonio normativo italiano, senza attendere che un’operazione siffatta venga compiuta malamente dal legislatore, come avvenuto in Germania e in Francia.

A tal fine, nonostante il taglio sostanzialmente compatto delle singole trattazioni, l’opera si prefigge di ricostruire [continua..]

Fascicolo 2 - 2024